Il mal di testa è una condizione molto comune che, solo in Italia, colpisce oltre 7 milioni di persone. Il dolore alla testa può verificarsi su uno o su entrambi i lati, essere isolato in una certa zona, oppure irradiarsi attraverso tutto il capo o, ancora, sembrare una morsa.
Anche il tipo di dolore che si prova può essere differente: in alcuni casi è acuto o palpitante e svilupparsi gradualmente o all’improvviso. E anche la durata del mal di testa può essere variabile, e andare da meno di un'ora a diversi giorni.
Quante tipologie di mal di testa esistono?
Anche se non bisogna mai sottovalutare il mal di testa, nella maggior parte dei casi, non si tratta del risultato di una malattia grave. I mal di testa sono generalmente classificati a seconda della loro causa in:
- Cefalee primarie;
- Cefalee secondarie.
Cefalee primarie
Un mal di testa primario è causato da iperattività o problemi dovuti alle strutture sensibili al dolore che si trovano nella testa. Un mal di testa, inoltre, si dice primario quando non è un sintomo di una malattia sottostante.
L'attività chimica nel cervello, i nervi o i vasi sanguigni che circondano il cranio o i muscoli della testa e del collo (o una combinazione di questi fattori) possono svolgere un ruolo importante nel mal di testa primario.
Alcune persone possono anche essere portatrici di geni che li rendono più propensi a sviluppare il mal di testa. Inoltre, i mal di testa primari possono essere scatenati anche dallo stile di vita come, ad esempio, dal consumo di alcool o di alcuni alimenti, dall’assunzione di una postura scorretta, dalla mancanza di sonno o dalla stanchezza.
Anche diverse condizioni emotive, come l’ansia o la depressione, possono causare mal di testa. Nelle donne, ad esempio, gli sbalzi ormonali dovuti alle fasi del ciclo mestruale possono essere alla base del mal di testa, così come la gravidanza, l’assunzione della pillola anticoncezionale e la menopausa.
Le cefalee primarie più comuni sono la cefalea a grappolo, l’emicrania, il mal di testa tensivo e il mal di testa da tosse.
Cefalee secondarie
Un mal di testa secondario è un sintomo di una malattia che può attivare i nervi sensibili al dolore che si trovano nella testa. Molte condizioni, che variano notevolmente in gravità, possono causare i mal di testa secondari, tra cui:
- La sinusite;
- La presenza di un aneurisma o di un trombo;
- I tumori;
- Il Covid-19;
- La disidratazione;
- I problemi dentali;
- Le infezioni dell'orecchio;
- Il glaucoma;
- L’ipertensione;
- L’influenza e le altre malattie febbrili;
- La meningite;
- Gli attacchi di panico;
- La nevralgia del nervo trigemino.
Come prevenire e gestire il mal di testa?
Per migliorare i sintomi del mal di testa, possono essere messi in atto dei piccoli accorgimenti. Ad esempio, può essere di aiuto sdraiarsi in una stanza buia e silenziosa, dormire, mettere un panno freddo o caldo sulla parte posteriore del collo o sulla fronte, fare una passeggiata all'aria aperta.
Evitare i fattori scatenanti e alcuni stili di vita scorretti (come stancarsi troppo, dormire poco, bere alcolici), invece, può aiutare a prevenire il mal di testa. È bene, quindi, mangiare cibo sano, bere abbastanza acqua, assumere una buona postura, fare regolare esercizio fisico e dormire per le ore sufficienti a riposare correttamente.
Quando rivolgersi al medico
Anche se il mal di testa, nella maggior parte dei casi, non rappresenta una patologia grave, è bene che venga valutato dal medico, soprattutto in alcuni casi.
In particolare, se il mal di testa si manifesta con un dolore molto intenso e improvviso, se il dolore non scompare nonostante l’assunzione di farmaci, se si presenta in seguito ad un trauma cranico.
Inoltre, il mal di testa non dovrebbe essere sottovalutato se si accompagna ad altri sintomi, come debolezza, difficoltà nell'articolare le parole, confusione, perdita della memoria e sonnolenza, problemi visivi, febbre, irrigidimento del collo, eruzione cutanea.
Quando ciò accade, è importante recarsi subito dal proprio medico o presso il pronto soccorso più vicino, per una corretta valutazione della condizione.
Come far passare il mal di testa?
Fortunatamente, sono disponibili diversi farmaci da banco per alleviare i sintomi del mal di testa, quando questo non è collegato a condizioni sottostanti più gravi. In particolare, se il mal di testa compare meno frequentemente di una volta ogni 2 settimane, possono essere sufficienti medicinali con il paracetamolo.
Quest’ultimo, infatti, è un farmaco efficace per il sollievo dal dolore (analgesico) e contribuisce anche a ridurre la temperatura, quando il mal di testa è accompagnato da stati febbrili.
Nei casi in cui il mal di testa è solo uno tra i sintomi influenzali, come raffreddore, tosse, mal di gola, naso che cola, febbre e brividi, può essere utile assumere farmaci che combinano più principi attivi, come:
- Paracetamolo: per il sollievo dal dolore e abbassare la temperatura in caso di febbre;
- Guaifenesina: per sciogliere ed espellere il muco;
- Fenilefrina: per decongestionare i condotti nasali e respirare più facilmente.
Le persone che hanno mal di testa o emicranie frequenti, spesso, hanno bisogno di altri tipi di medicinali che devono essere prescritti dal Medico. Ciò può includere anche medicinali assunti regolarmente per prevenire il mal di testa. Il Medico o il Farmacista possono consigliare su come usare gli antidolorifici nel modo più sicuro.
In conclusione, i mal di testa non sono tutti uguali, ma ci sono alcuni farmaci che possono aiutare nel trattare questo disturbo molto diffuso. Un aiuto contro il mal di testa, se associato a influenza o raffreddore, possono essere anche medicinali a base di paracetamolo, guaifenesina e fenilefrina, utili per un sollievo a breve termine dei sintomi del raffreddore e dell’influenza.
Questo articolo non ha in alcun modo lo scopo di sostituire il consulto medico.
Si consiglia sempre la visita medica per capire le origini della malattia/infiammazione per le specifiche cure.